Roma, 12 nov. (askanews) – “Ho perso mio figlio, ho perso mio figlio. Dove è mio figlio? Dove è mio figlio?”: è una madre che grida, vuole gettarsi in mare per riprenderlo, ritrovarlo tra le onde dove il gommone è naufragato, ma la fermano e lei urla. È il video-shock che la ong Open Arms ha deciso di pubblicare sui social e che mostra le drammatiche immagini del soccorso a un gommone carico di migranti, naufragato ieri al largo delle coste libiche, e l’audio del video fa sentire a tutti quel grido di disperazione.
Quelle drammatiche immagini dei soccorsi celano un dolore ancora più grande, perché quella madre ha perso suo figlio e lo ha perso per sempre: Joseph, aveva 6 mesi, veniva dalla Guinea. I soccorritori sono riusciti a salvarlo dal mare, ma per poco: era in condizioni critiche, i medici a bordo lo hanno stabilizzato, ma poco dopo è peggiorato ed è morto.
“Abbiamo riflettuto se fosse il caso di mostrare il grido del naufragio, il dolore e la disperazione. Abbiamo deciso di rendere pubblico quello che accade in quel tratto di mare perché i nostri occhi non siano i soli a vedere e perché si ponga fine a tutto questo subito”, spiega la ong su Twitter.